La disponibilità di versioni commerciali e free dello stesso prodotto non è comunque una novità, almeno non nel settore della produzione e post-produzione video dove la stessa AVID ha già sperimentato in passato la doppia disponibilità di prodotti gratuiti e a pagamento. Per il contesto dell'audio invece, ad oggi si tratta di una novità quasi assoluta.
Fino ad oggi, a parte qualche realtà piccola, i grossi studi hanno fatto uso massiccio degli strumenti di AVID e ciò era sinonimo di qualità e professionalità. Ora, con l'arrivo della versione free, si tratta di vedere cosa succederà. In genere, le versioni free (o freemium) hanno dalla loro di fornire uno strumento chiavi in mano a costo zero (una demo non avrebbe senso perchè diventerebbe frustrante da usare e scoprire), senza però regalare i punti di forza, in genere forniti previo pagamento. Quale strada seguirà AVID è ancora tutto da scoprire. Molti concorrenti adottano da tempo la strategia del vendere moduli aggiuntivi tramite i loro canali di e-commerce, a costi che in genere non risultano del tutto convenienti. Altri, vedi Adobe, stanno sperimentando con successo l'approccio dell'abbonamento: si paga una piccola quota mensile e si accede a tutto ciò che lo strumento fornisce, nonchè agli eventuali aggiornamenti successivi.
Per ora, Pro Tools | First si presenta come una versione limitata, usabile da tutti più come strumento hobbistico e non professionale. Mantiene alcune caratteristiche salienti della versione "pro",ad esempio la medesima interfaccia utente e la stessa semplicità d'uso, ma limita alcune delle funzionalità. Un paio di esempi: il numero di tracce massimo usabile è 16, il numero massimo di strumenti 16, contro i 128 della versione HD. L'idea - non così "nascosta" - è che la versione free sia indirizzata all'uso da parte di musicisti alle prime armi, con poche pretese, dove la dotazione base proposta soddisfa il 99% delle esigenze.

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